Uno sguardo al passato che è ancora presente. E che, tra analogie e differenze (soprattutto quelle) riesce a farci comprendere meglio il design di oggi, le sue evoluzioni e le sue piccole ossessioni: è la mostra dedicata al design del ’68, “68. Oggetti e progetti per un mondo nuovo”, a cura di Muse (Francesca Molteni) e promosso da Innovation Design District e Mediamond, che ha inaugurato ieri sera negli spazi dell’Anteo Palazzo del Cinema a Milano. Una vernice consumatasi, alla maniera di tantissimi eventi dedicati agli addetti ai lavori, il giorno prima dell’inizio ufficiale della fiera, eppure anche un vero e proprio bagno di folla che confondeva il pubblico specializzato agli habitués del cinema, in una prima, interessante indicazione di cosa vuole essere, oggi, una mostra sul periodo storico massimamente democratico della cultura del progetto: non una vetrina per pochi cultori consapevoli, ma un’occasione di scoperta casuale – realmente per tutti – a cui abbandonarsi durante l’attesa dell’inizio di un film.
“Design e ’68 – Oggetti e progetti per un mondo nuovo” – Anteo Spazio Cinema / MUSE project factory / progetto di Francesca Molteni / progetto allestimento a cura di Franco Raggi